Essere smart oggi per uno stadio vuol dire essere centrale e vivibile tutta la settimana per i cittadini, oltre ad essere fornitore di energie rinnovabili.
Nell’ultimo panel della seconda giornata del Social Football Summit 2020 spazio all’argomento sostenibilità e il mondo delle Smart Arena, concetto fondamentale e centrale nella Football Industry del futuro.
Come speaker del panel “Energy e Smart Arenas” Fabio Bandirali di Sportium, Roberto Martino di Gewiss, Jason Stone di Kraft Sports, Riccardo Amoroso di ENEL X e Dino Marcozzi di MOTUS-E.
Bandirali, il CEO di Sportium impegnato nel progetto del nuovo stadio della città di Milano per Inter e Milan, ha tracciato la visione di questo progetto ma anche delle idee in generale della sua azienda:
“Lo stadio è il motore di centrificazione per quella che è la popolazione che abita nei pressi dello stadio. Il nostro modello è molto in linea con quello che vediamo all’estero, come nell’esempio dello stadio di Berna o l’Amsterdam Arena dell’Ajax, ma anche tanti progetti, una cinquantina circa fatti per la Bundesliga”.
La centralità dello stadio e la vivibilità di questi spazi è stata sottolineata anche da Roberto Martino, citando il caso dell’Atalanta e dello stadio di cui Gewiss detiene i naming rights.
Gli stadi del futuro devono anche essere utili per creare energie rinnovabili dai rifiuti per svolgere la funzione energetica per il quartiere in cui sono localizzati. Secondo quanto riportato dall’esperienza americana di Stone.
Vivibilità, urbanizzazione, impatto ambientale, innovazione tecnologica, costi minori le parole d’ordine della città del futuro secondo Amoroso di Enel X.
“Not restart, but reset, quindi pensiero laterale. Ai miei collaboratori dico sempre di vedere le cose come se fosse la prima volta.” @Dino_Marcozzi #SFS20
— Social Football Summit (@SF_Summit) November 18, 2020
“Not restart, but reset” citando Marcozzi di MOTUS-E.
A grandi linee, queste le grandi sfide degli stadi del futuro.