Le due società hanno spiegato la loro strategia e approccio nel periodo di stop a livello di marketing con i partner commerciali.

Rapporto con la città, quindi la storia e lo storytelling, il rapporto con i fan e quello con le imprese. Tutti fattori connessi dall’esperienza e l’emozione. Sono questi i fattori cardine della Fiorentina quando c’è da attivare un rapporto di collaborazione con un partner, tutto ciò deve essere ampiamente monitorabile.

Tommaso Bianchini, intervenuto al Social Football Summit, ha spiegato che, grazie all’approccio data driven della Fiorentina, sia possibile da sempre in casa viola avere questo genere di rapporto con gli sponsor e tenere attivo il rapporto anche in questo periodo di emergenza sanitaria.

Il fan non è più un fruitore, ma è anche un produttore di contenuti. La sfida oggi è quella di fare spazio ai fan come produttore di contenuto proprio.

La Fiorentina poi è stato un club precursore sul rapporto di fidelizzazione del tifoso e dialogo con i brand partner grazie al progetto InViola, una royalties card a misura di tifoso per acquistare prodotti ed esperienze che il denaro non può comprare. Questo ha portato ad avere 80.000 iscritti.

Tutto ciò, oltre al rientro economico ci permette di conoscere bene i nostri fan ma anche di sapere come dialogano con i nostri sponsor.

Nel panel dedicato a sponsor e marketing activation è intervenuto anche Doruk Tufekci, del Dipartimento di Marketing del Galatasaray.

A livello digitale anche il Galatasaray si muove con un meccanismo di fidelizzazione simile a quello della Fiorentina. “Ciò che ci piace fare è presentarci come un tutt’uno dai nostri tifosi insieme ai nostri partner commerciali, ci piace molto l’approccio di co-marketing.

Per noi non si tratta solo di avere dati di marketing ma comprendere le loro emozioni, questo è cruciale per noi per capire quali campagne di marketing attivare ma soprattutto che sponsor scegliere”. Passaggio molto importante, aggiungiamo noi di #SFS20, per decretare il successo di un’attivazione.

Tufekci ha poi aperto ad una grande suggestione: “In futuro non si parlerà solo di Facebook e Instagram, ma ci saranno tanti sviluppi in ambito social media e piattaforme digitali nuove. È questa la sfida del futuro”.