Abbiamo intervistato il CEO di Seyu, la startup che grazie alla tecnologia ha trovato un modo per far sentire allo stadio i tifosi che per qualsiasi motivo non possono esserci

Ciao Tom, piacere di conoscerti e grazie per il tuo tempo.

Per iniziare a sciogliere il ghiaccio, vorrei che parlassi di quello che fa Seyu e da dove hai tratto l’ispirazione iniziale per avviare un progetto del genere. Sei un fan, ami lo sport?

Sì, sono un grande appassionato di sport. Il calcio fa parte della mia vita da quando avevo sette anni e per fortuna è rimasto tutto ancora invariato.

In Seyu aiutiamo i fan a connettersi con le star dello sport più amate e a mostrare il loro sostegno, la devozione che hanno verso il club grazie alle loro foto che arrivano da qualsiasi parte del mondo attraverso un canale-piattaforma-moderato (!). Tutto questo avviene in tempo reale durante gli eventi.

Dall’altra parte, aiutiamo chi possiede diritti commerciali e i club, ad attingere al potere di spesa dei fan che sono in remoto, oltre a estendere le possibilità di marketing e grazie alla raccolta dei dati dei fan.

La mia ispirazione iniziale e ancora oggi quella di Seyu, è che siamo in grado di fornire a milioni di fan una “seconda” alternativa per guardare una partita dal vivo allo stadio. Ci sono milioni di tifosi nel mondo che potrebbero non avere mai l’opportunità o i mezzi finanziari per viaggiare e andare alle partite della loro squadra, mentre i nostri partner con l’aiuto di Seyu forniscono loro un’esperienza euforica che rende i loro sentimenti di appartenenza ancora più forti.

Quindi Seyu unisce le star con i propri tifosi e la community che li segue. Come è cambiata allora l’attività di Seyu durante la pandemia, con gli stadi chiusi e senza manifestazioni sportive?

CD Leganés - Sevilla FC_Copa del Rey_giant screen_16.01.2021

Devo dire che siamo stati colpiti duramente, proprio come tutti gli altri immagino. Pensa che dovevamo debuttare in Bundesliga ad aprile, un passo enorme su cui abbiamo lavorato duramente per molti anni, ma poiché il campionato è stato fermato, la stessa sorte è toccata al nostro debutto.

Abbiamo fatto un respiro profondo e abbiamo ripensato a cosa fare, abbiamo adeguato il nostro modello di business (B2B2C) e ci siamo aperti al mercato globale.

Abbiamo pensato, perché no, la nostra soluzione può essere installata e gestita da remoto, in questo modo non dobbiamo viaggiare da nessuna parte, quindi possiamo fornire il nostro servizio nella Puskas Arena con la stessa facilità con cui potremmo farlo allo Stadio Olimpico.

Nel 2020 ci siamo assicurati grandi partnership, dandoci una portata globale e posizionandoci nel miglior modo possibile per la fase di restart dell’industria dello sport. Nella seconda metà del 2020 stavamo già ricevendo molta più attenzione da parte degli operatori del settore rispetto a prima e questa attenzione si è trasformata in reali opportunità di business per il 2021.

Negli ultimi quattro mesi abbiamo debuttato nel campionato di rugby britannico (Wasps – Vodafone), in EFL Championship (con lo Sheffield Wednesday), LaLiga (RC Celta, CD Leganés – Mercedes-Benz), basket tedesco (Löwen) e pallavolo italiano (NBV Verona) e siamo stati inseriti nella Top 3 dell’European Sponsorship Award (categoria ‹€ 1m).

Insomma, da una situazione di difficoltà ne avete trattò l’occasione per rilanciarsi meglio di prima, ma cosa vedi tra i rischi di un’attività come la tua, e più in generale delle startup che lavorano nel mondo dello sport?

Il rischio principale per le aziende innovative come Seyu, secondo me, è la mancanza di risorse nei club e nelle organizzazioni sportive, cosa che non permetterebbe a questi soggetti di avere la capacità di condurre alcune attività sulla strada della digitalizzazione, l’altro rischio sarebbe se Internet si chiudesse per sempre.

In Europa c’è poco coinvolgimento delle startup da parte delle società sportive, soprattutto in Italia secondo me. La gestione dell’esperienza utente viene ancora eseguita con metodi tradizionali. Lo pensi anche tu? Cosa bisogna fare per cambiare questa mentalità?

CD Leganés - Sevilla FC_Copa del Rey_16.01.2021

Credo che ci siano alcune grandi cose portate alla luce dai club italiani e ovviamente ci sono club con più “potenza di fuoco” quando si tratta di implementare modi innovativi per interagire con i propri fan. Ma questo vale in tutto il mondo. Penso che anche i club più piccoli abbiano un’opportunità unica, in base alle dimensioni della loro struttura, di superare alcuni dei grandi su alcuni fronti, semplicemente perché sono più agili, più facili da muovere come un giocatore veloce tra i lenti, molto più rapido dei difensori robusti in campo.

Ci sono molte soluzioni convenienti e finanziariamente vantaggiose sul mercato ora, come Seyu, che può aumentare immediatamente i loro ricavi e aiutarli a mantenere gli sponsor felici. Wasps rugby e CD Leganés hanno mostrato a Vodafone e Mercedes-Benz che possono portarli davanti ai loro fan anche con uno stadio chiuso. Seyu ha raggiunto finora col club spagnolo il numero di fan equivalente a sette partite sold-out allo stadio di Butarque. A proposito, siamo felici di collaborare anche con i club di Serie A e B, abbiamo appena ampliato la nostra squadra con un membro del team di lingua italiana.

Vorrei sentire la tua opinione sulla situazione attuale dell’industria sportiva. Cosa ne pensi se ti dico fan del futuro e fan engagement negli stadi in futuro? Quando sarà possibile, ovviamente.

Mi piacerebbe davvero andare a una partita in questo momento, mi manca così tanto.

Sono certo che l’industria sportiva dovrà imparare a far fronte al mondo cambiato. Sicuramente in futuro ci saranno nuove regole da rispettare negli stadi e ci saranno milioni di tifosi che ci penseranno due volte prima di entrare in uno stadio gremito.

La pandemia ha accelerato la necessità di digitalizzazione presso i dipartimenti commerciale e marketing dei club. Non vi è alcuna garanzia che in futuro non si verificherà un altro focolaio di virus. Nello sport le piattaforme commerciali digitali rappresentano solo l’8-9% di tutte le risorse commerciali, eppure nel 2020 sono stati spesi oltre 325 miliardi di dollari in pubblicità digitale a livello globale, si prevede che questo numero raggiungerà 389 miliardi di dollari nel 2021.

I fan del futuro saranno segmentati nell’arena digitale con offerte personalizzate nel momento più adatto della giornata attraverso i loro canali preferiti.

Potranno godersi le partite negli stadi (quando potranno viaggiare alle partite della loro squadra preferita) grazie all’atmosfera e godersi le partite a casa o nei pub tramite la realtà virtuale e tutte le altre esperienze di second screen mentre si è in contatto con altri fan in tutto il mondo.

Grazie Tom, hai offerto delle risposte molto interessanti. Il team del Social Football Summit ti augura un ottimo lavoro per questo 2021!