La gestione delle PR e della comunicazione di calciatori e allenatori rappresenta un asset dal quale non è più possibile prescindere

Gli interventi di questo panel sono moderati da Luigi Di Maso, Responsabile Editoriale Social Media Soccer. Il tema di discussione riguarda come, nel nuovo contesto, calciatori e allenatori comunicano online affidandosi a professionisti del settore.

Noi professionisti della comunicazione e del PR non dobbiamo convincere nessuno. La domanda va stimolata adeguatamente in modo da far emergere una necessità e spingere la persona interessata ad agire affinchè si compia uno step ulteriore per gestire in maniera più dettagliata. I media main stream restano in cima ai mezzi di comunicazione ad alto contenuto mediatico. Quindi tutte quelle referenze che vengono dall’esterno, mentre i social media sono molto autoreferenziali. Un mix di questi due mondi è perfetto per trovare un giusto modo di veicolare la nostra immagine“, spiega Stefano Marchesi, Football PR Specialist PRiSM | Elite Football PR

A tal riguardo interviene anche Pedro Pinto, Founder and CEO Empower Sports, che spiega come “sia necessario trovare un mix tra qualità e quantità, oltre ad aiutare la nostra audience a capire cosa è verità e cosa è speculazione. Per questo cerchiamo di fare in modo che i nostri clienti parlino con mezzi di comunicazione che siano credibili e riconosciuti, e che le dichiarazioni siano veicolate nel modo giusto riuscendo a bilanciare i vari canali di comunicazione“.

In questo contesto nascono anche nuove figure professionali e la domanda è: conviene essere una figura versatile o specializzata?

Gli staff tecnici oggi si arricchiscono – dice Marchesi – di sempre più figure altamente specializzate. La linea che separa la vittoria dalla sconfitta presuppone una cura dei dettagli in campo che può essere assimilabile alla cura della comunicazione. Oggi comunicare in un certo modo prima di una partita può definire il confine tra la vittoria e la sconfitta. Per questo credo che il futuro sia la specializzazione: non solo nella comunicazione del calcio ma anche in tutti gli altri settori. La cura della comunicazione, inoltre, è un beneficio anche per i club per i quali un giocatore o tecnico è tesserato“.

Un tema molto importante è quello della fiducia. Un concetto che diventa fondamentale per svolgere un lavoro che sia produttivo e longevo.

Il concetto della fiducia è importante anche tra chi si occupa di questo mestiere e l’assistito di riferimento. Alla base di tutto c’è sempre la relazione umana, a prescindere dalla relazione economica. Ci deve essere empatia, sintonia e comunione di intenti“, dice Marchesi.

Il lavoro deve essere sicuro e credibile, soprattutto per ricevere la fiducia con l’audience di riferimento e i media. La fiducia – continua Pinto – va anche di pari passo con il curriculum. E oggi, la mia esperienza professionale, è praticamente un asset. L’intenzione di chi si occupa di gestione PR come noi è dare un beneficio, tangibile o intangibile, al cliente finale. Il fattore chiave è la trasparenza e questo si traduce in un fiducia professionale.Aggiungo una parola che per me è fondamentale che è responsabilità. Oggi un messaggio social, con il quale un giocatore comunica al mondo, può influire addirittura su un trasferimento

Un consiglio per i giovani talenti emergenti e per chi si affaccia a questo mondo?

“Studiare e osservare l’ambiente è fondamentale. Fare comunicazione nel mondo del calcio non è lo stesso di farla in altri settori perchè il contesto è in continuo movimento e mutamento. L’osservazione e la capacità di prevenire i problemi è essenziale per rispondere a tutti gli impulsi esterni, in modo da farsi trovare sempre pronti”, conclude Marchesi.