Con l’avvento di Roberto Mancini come CT della Nazionale Italiana, nel maggio 2018, è iniziato concretamente un nuovo corso che ha l’obiettivo di lanciare e valorizzare una nuova generazione di talenti azzurri.

Le vicende di campo si inseriscono in un new concept, come definito da FIGC e Puma, che ha nella maglia la sua espressione immediata ma che si estende nell’area marketing e comunicazione, oltre che veicolare un concetto di responsabilità sociale.

Una nuova idea, una nuova generazione, una nuova strategia raccontata nel panel che chiude il Social Football Summit 2020 Protagonisti del panel sono il CT Roberto Mancini, Paolo La Placa (Team Head Partnership Management di Puma) e Giovanni Sacripante (Head of Marketing & Digital Contents FIGC), con il giornalista sportivo Massimo Caputi a moderare gli interventi.

Si parla di una vera e propria rinascita – dice Caputi –  Una nuova prospettiva del calcio italiano supportata dalle grandi prestazioni della squadra di Roberto Mancini, che ha riavvicinato i tifosi attraverso le vittorie e la fiducia nei confronti di giovani talenti“.

Una dimensione differente rispetto al passato, come conferma G. Sacripante, FIGC: “Dopo la mancata qualificazione al Mondiale 2018, abbiamo pensato ad un riposizionamento netto del calcio italiano, creando un punto di rottura con il passato, salvaguardando, comunque, la storia e la tradizione. Questa nuova prospettiva si esprime attraverso la nuova maglia, una maglia che racconta il cambiamento in atto. Una scelta coraggiosa che ci ha portato a rivolgerci alle nuove generazioni di tifosi, che offre una nuova immagine della FIGC e della Nazionale di calcio italiana“.

Un concetto di unicità espresso nelle parole di Paolo La Placa di Puma: “La Nazionale italiana è qualcosa di unico. Unica nei valori che esprime, nel senso di appartenenza. Il calcio è uno stile di vita, è una questione di cultura e tradizione di un Paese. Queste sono le basi sulle quali abbiamo creato la nuova maglia“.

Chiude il panel il CT Roberto Mancini, che esprime tutta la sua soddisfazione per il percorso, questo Rinascimento Azzurro, effettuato sin qui: “Quando siamo arrivati la situazione non era sicuramente facile, ma ci abbiamo creduto sin da subito. Abbiamo voluto chiamare giocatori giovani e di qualità. Era il momento giusto per cambiare, per dare fiducia ai ragazzi e costruire un nuovo percorso. Il gruppo è solido e compatto, ha fatto qualcosa di straordinario e speriamo di proseguire su questa strada“.